Non profit

Il Filo d’oro curerà la piccola Mirsada

Ampia solidarietà verso la bambina albanese sordocieca costretta al rimpatrio nonostante le brutte condizioni di salute

di Redazione

Serve un permesso di soggiorno a scadenza illimitata. Da consegnare a Mirsada, piccola albanese sordocieca, costretta ad abbandonare l?Italia per ritornare a Scutari, suo paese d?origine. Nonostante la ?Lega del filo d?oro? sia pronta ad accoglierla. La storia viene alla luce il 3 dicembre nel corso della trasmissione ?Moby Dick?, condotta da Michele Santoro, e interamente dedicata al problema del rimpatrio degli albanesi. In questa sede un uomo dichiara che sua figlia, Mirsada appunto, era costretta ad abbandonare l?Italia nonostante fosse sordocieca e avesse problemi ad una gamba. Da questo momento la ?Lega del filo d?oro? viene tempestata di segnalazioni dei suoi sostenitori che si chiedono come sia possibile aiutare la piccola. Ed anche la sua famiglia, composta da padre, madre e due sorelline, che risiedeva nel centro di accoglienza di Cassano delle Murge (Ba). Oltre a Renzo Arbore, testimonial della Lega del Filo d?oro, si è interessato a Mirsada anche il ministro Lamberto Dini, che il 27 dicembre scrive una lettera su ?Repubblica? in cui assicura il suo appoggio completo. Nel frattempo la Lega contatta il ministero degli Esteri dando la sua disponibilità ad accogliere la bambina, che infatti è arrivata a Falconara il 7 gennaio con un aereo militare. Da qui, un pulmino dell?associazione la porterà nel centro di Osimo. «Adesso è necessario il permesso di soggiorno», dichiara Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del filo d?oro, «valido anche per i genitori, a cui speriamo di dare un lavoro tramite le offerte che ci sono arrivate da parte di numerosi industriali».
F.D.N

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